Demenza Senile

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DemenzaSenile.org vuole essere un portale web dedicato al problema della demenza senile, un disturbo generalizzato delle funzioni intellettive che colpisce principalmente gli anziani. Innanzitutto vogliamo ricordare e precisare che questo e tutti i siti web a tema medico/sanitario forniscono informazioni che non possono sostituire in nessun caso un confronto personale con un medico specializzato.

 

 

Significato demenza senile

Wikipedia ci fornisce alcune statistiche: la demenza senile è una sindrome che colpisce il 30% circa delle persone che hanno superato gli 85 anni di età. È stata riscontrata una percentuale minore, circa il 5%, in quelle persone che hanno invece superato i 65 anni.

Per demenza senile si intende una malattia progressiva neurodegenerativa dell'encefalo, che porta nel tempo la persona colpita, ad avere una diminuzione delle facoltà di linguaggio, di memoria e di logica. Non esiste un tempo standard stimato per la progressione della demenza senile, a influire su questo processo sono diversi fattori.

 

Come riconoscere la demenza senile?  Stadi della malattia

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Per riconoscere la demenza senile bisogna procedere con una valutazione obiettiva. Come? Il primo passo è sicuramente partire dai sintomi. Vediamo quali sono e come va fatta la diagnosi.

 

In base ai sintomi la demenza senile può essere suddivisa in 4 stadi che sono Precoce, Moderata, Grave e Severa. Analizziamoli insieme.

  1. Si parla di “demenza senile precoce” quando la sintomatologia manifestata non compromette le abilità cognitive a tal punto da creare una vera e propria inabilità nel quotidiano ma si tratta di sintomi lievi e non costanti.

  2. La “demenza senile moderata” invece è caratterizzata da una sintomatologia già più evidente che può rendere meno autonomo l'individuo e dunque necessario un aiuto esterno per il normale svolgimento delle azioni quotidiane.

  3. Nello stadio “grave” i sintomi sono così acuti da essere considerati invalidanti.

  4. La “demenza senile severa” poi, comporta un'impossibilità da parte dell'individuo di relazionarsi con il mondo circostante sino ad uno stato vegetativo.

 

Vari tipi di demenza senile

In passato la demenza senile veniva spesso associata con il morbo di Alzheimer. Poi, con gli studi e negli anni, sono state individuate altre forme di demenza senile e questa terminologia quindi, ha allargato la sua sfera ad altri disturbi.

Esistono vari tipi di demenza senile come, ad esempio, il morbo di Alzheimer, la demenza di Lewy e la demenza vascolare.

 

 

Sintomi della demenza senile

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I sintomi della demenza senile più evidenti sono solitamente riconducibili a compromissioni delle capacità linguistiche, di pensiero, il ragionamento, problemi di memoria, difficoltà nel riconoscere oggetti e persone. Ma può anche incidere sul comportamento e sulla personalità, con stati di agitazione o di depressione, o di aggressività. Molto spesso i malati soffrono anche di insonnia.

Con la demenza senile si ha una riduzione progressiva delle capacità cognitive che tendono a peggiorare man mano che la malattia avanza. La demenza senile inoltre può portare problemi gravi anche nelle comuni attività che si svolgono tutti i giorni, come difficoltà di deglutizione (che spesso è tra le principali cause di morte per chi soffre di questa malattia) o incontinenza.

La demenza senile non va confusa con l'invecchiamento. Una riduzione delle capacità cognitive in età avanzata può essere infatti un normale processo della vita: la demenza senile invece è una vera e propria malattia neurodegenerativa dell'encefalo che provoca un declino progressivo ed irreversibile delle capacità cognitive.

 

Ecco un elenco sintetico dei sintomi più frequenti della demenza senile:

  • Compromissione delle capacità linguistiche;

  • Problemi di memoria;

  • Regressione nella capacità di pensiero e di logica;

  • Difficoltà nel riconoscere oggetti e persone;

  • Insorgenza di stati depressivi;

  • Difficoltà nella deambulazione;

  • Aggressività;

  • Agitazione;

  • Difficoltà di deglutizione;

  • Incontinenza

  • Tendenza alla passività;

  • Insonnia;

  • Difficoltà nel riconoscere colori e distanze;

  • Disorientamento e confusione;

  • Allucinazioni.

 

Per approfondire l'argomento "demenza senile sintomi" ti suggeriamo la pagina dedicata all'argomento. L'articolo specifica i sintomi dei tre stadi della patologia: iniziale, intermedio, avanzato.

 

Possibili cause della demenza senile e categorie a rischio

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Può derivare dallo stile di vita. In questa categoria è compreso il regime alimentare adottato durante l'esistenza, il tipo di lavoro svolto, l'attività fisica e la fisionomia stessa della persona. È stato constatato che a influire sulla demenza senile è anche il ceppo sociale, il clima influisce molto sullo svilupparsi della sindrome. Infine, anche il fattore genetico svolge un ruolo fondamentale.

È difficile comunque indicare quali individui sono più a rischio di sviluppare durante l'anzianità la demenza senile. Le statistiche indicano che la donna, anche a causa della maggior durata della vita, ha una tendenza superiore rispetto agli uomini. Altri ancora hanno ipotizzato che anche il grado di istruzione (non a livello scolastico, ma personale) può influire sulla sua comparsa, così come lo stile di vita dell'anziano. Se perde il contatto con il mondo esterno e viene "isolato" dalla società e dalla famiglia, gli stimoli diminuiranno portando ad un invecchiamento cellulare precoce.

Tutti questi fattori combinati insieme, hanno portato ad una conclusione: le cellule che compongono il cervello quando muoiono non lasciano spazio ad una "nuova generazione", ma lasciano un vuoto. Questa incapacità di riformarsi porta ad una progressiva perdita della memoria, difficoltà a relazionarsi con il mondo esterno e difficoltà di linguaggio.

Tenere allenata la mente e mantenere uno stile di vita salutare può aiutare l'individuo a evitare la demenza senile. Tuttavia, entrando in gioco anche il fattore genetico, è impossibile annullare totalmente il rischio.

Un errore di giudizio molto diffuso è quello di credere che la demenza senile sia il finale scontato dell'esistenza. Nonostante i casi nel mondo aumentano di anno in anno, come abbiamo visto poco fa, la percentuale di persone colpite dalla demenza senile non arrivano neanche al 40%. Tutti noi abbiamo avuto a che fare con persone di una certa età ancora con una discreta forza fisica, una memoria eccellente e una fantasia ancora ben intatta. Molte persone giovani e fisicamente "sane" molto spesso non riescono ad avere la stessa lucidità mentale di persone che sfiorano delle volte i 90 anni.

 

 

Fattori che aumentano i rischi per la demenza senile

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I più colpiti sono gli anziani al di sopra dei 60 anni, con maggiore incidenza per il sesso femminile.

Nello specifico, tra i fattori di rischio, vi sono l’abuso di alcool o anche il fumo, in quanto quest’ultimo, ad esempio, danneggia le cellule cerebrali e anche le pareti dei vasi sanguigni favorendo, quindi, anche la velocità con cui può progredire la demenza senile o altre patologie come ictus.

Ancora, anche l'ipertensione e l'ipercolesterolemia sono da considerarsi come fattori che aumentano il rischio di patologie gravi, tra cui la demenza senile. Inoltre, possono esserci fattori di origine genetica anche se non vi sono delle certezze assolute in questo senso ma si pensa ad un peso importante del corredo genetico, e più precisamente di alcuni cromosomi, nello sviluppo delle patologie che portano alla demenza senile. I soggetti più a rischio per la demenza senile, come abbiamo detto, sono gli anziani con un'età superiore ai 60 anni circa e con una maggiore incidenza per le donne.

 

Elenco dei fattori di rischio della demenza senile ed i soggetti più portati a sviluppare la patologia neurodegenerativa:

  • Donne di età superiore a 60 anni;

  • Abuso di alcool;

  • Fumo;

  • Ipertensione;

  • Ipercolesterolemia;

  • Alimentazione scorretta;

  • Eccessivo peso corporeo;

  • Poca attività fisica;

  • Grado di istruzione personale;

  • Fattori di origine genetica.

 

Cosa comporta la demenza senile?

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I sintomi della demenza senile tendono, purtroppo, a progredire e peggiorare anche se la velocità con cui avviene questo dipende dall'individuo e, quindi, varia da soggetto a soggetto, anche in base allo stile di vita.

Di solito, una sintomatologia iniziale può portare a sbalzi nel comportamento e piccoli problemi sia di linguaggio e di comprensione che di memoria, soprattutto a breve termine. Come abbiamo detto la demenza senile è una malattia che tende a progredire e quindi i sintomi peggioreranno con un declino delle abilità cognitive e problemi sempre più evidenti che interessano e compromettono il linguaggio, la comprensione, la capacità di riconoscere oggetti e persone e la memoria a breve e a lungo termine.

In uno stadio avanzato poi, la sintomatologia può peggiorare non solo in merito alle capacità cognitive ma anche per quelle attività che si svolgono tutti i giorni come mangiare o anche andare in bagno. Possono presentarsi infatti problemi seri nella deglutizione ed incontinenza. Inoltre, alcune forme di demenza senile portano gravi problemi anche nel comportamento e per la personalità dell'individuo, con atteggiamenti inconsueti, molto evidenti o eccessivi. Ad esempio, il soggetto con demenza senile può manifestare stati di grande agitazione, aggressività o anche depressione. Purtroppo la demenza senile può portare alla morte in quanto, come abbiamo detto, si tratta di una malattia degenerativa e che quindi tende a peggiorare con il progredire della malattia stessa.

 

Diagnosi e differenziazione della demenza senile

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Per la diagnosi della demenza senile è necessario, ovviamente, rivolgersi a medici e specialisti che effettueranno tutti i test e gli esami necessari per individuare la malattia.

Per una diagnosi obiettiva, il primo passo solitamente è un'analisi accurata dei sintomi che si manifestano e che possono essere descritti sia dal paziente stesso che dai suoi familiari. Poi è importante conoscere la storia clinica del paziente e quindi se ha sofferto, ad esempio, di altri disturbi o malattie, se ha preso o prende ancora farmaci ma anche le sue abitudini di vita quotidiana, il suo tipo di alimentazione, se fuma o beve alcolici, eccetera.

Tra gli esami diagnostici sono sicuramente importanti quelli di laboratorio, come le analisi del sangue, per verificare se ci sono valori alterati che solitamente risultano nei soggetti con determinate patologie che provocano demenza senile. Anche l'elettroencefalogramma, la risonanza magnetica, la TAC e la SPECT possono essere molto utili per la diagnosi. Tutti gli esami sono importanti anche per differenziare la tipologia di demenza senile del paziente.

 

 

Terapia e trattamento

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Come abbiamo detto, la demenza senile non si può curare o guarire in quanto non esiste un rimedio vero e proprio in grado di mettere la parola fine e di far tornare il paziente nella condizione precedente all’insorgere della malattia. Purtroppo questa possibilità non esiste.

Come comportarsi con un malato di demenza senile? Più che altro si cerca di agire sui sintomi per aiutare il paziente a gestirli nel migliore dei modi e per quanto possibile. Il tipo di trattamento farmacologico dipenderà molto dal tipo di patologia che provoca la demenza senile. Spesso, ad esempio, si fa ricorso ad antidepressivi e ad antiossidanti. Inoltre esistono delle forme di terapia che possono aiutare il paziente sempre in merito ai sintomi che si manifestano, come ad esempio la logopedia per i problemi di linguaggio, di comprensione e di espressione, oppure la fisioterapia, la terapia comportamentale e la stimolazione cognitiva.

 

Demenza senile ed Alzheimer

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La demenza senile tuttavia è la conseguenza di altre malattie. Quasi il 60% delle persone colpite da questa sindrome hanno la malattia di Alzheimer. Questa patologia progressiva porta con il tempo ad una perdita della memoria molto elevata, dimostrando un atrofia celebrale. Sono capaci di ricordare fatti avvenuti anche 40 anni prima con un incredibile lucidità, dimenticandosi cos'è successo il giorno prima. Non è raro quindi vedere una persona con la malattia di Alzheimer parlare della sua gioventù come se fossero passati pochi giorni.

Quando la demenza senile è una derivazione dell'Alzheimer, studi statistici dimostrano che l'aspettativa di vita della persona può arrivare ad oltre 10 anni da quando si sono presentati i primi sintomi. L'Alzheimer, oltre alle varie possibilità sopra elencate per la demenza senile, si può presentare anche dopo un trauma cranico, specialmente quando avviene oltre i 50 anni di età. Alcuni rarissimi casi hanno dimostrato che alcune famiglie possiedono una malattia genetica che viene tramandata all'interno dei membri della famiglia, favorendone lo sviluppo già dai 30 anni (demenza senile precoce). Sono tuttavia casi isolati, che possiedono per eredità il gene 21 (lo stesso che causa la sindrome di Down).

Oltre alla malattia di Alzheimer, anche l'arteriosclerosi cerebrale può provocare la demenza senile (10% dei casi) e le lesioni ischemiche (demenza vascolare) combinate con l'Alzheimer (il 15-20% dei casi).

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Prurito senile: conseguenze e rimedi


 

Prurito senile: cause, sintomi, rimedi. Quali sono sono le conseguenze del prurito? perchè viene sottovalutato? come eliminare il problema?

 

Il prurito senile può essere fonte di sensazioni molto sgradevoli negli anziani, ma anche causare danni alla pelle. Proprio per questo motivo è importante sapere come intervenire e individuare il trattamento più adeguato. Tra le persone con più di 65 anni, il prurito è un disturbo molto diffuso, se è vero che riguarda circa il 64% dei soggetti, con una prevalenza tra le donne piuttosto che tra gli uomini.

 

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Il problema è particolarmente sentito anche da chi soffre di demenza senile in quanto soggetti non sempre autosufficienti (quindi non sempre in grado di badare a loro stessi) e che prendono regolarmente medicinali che possono provocare questo effetto collaterale.

In molti casi esso viene trascurato, oppure medicato in modalità fai da te ma con accorgimenti non adeguati. In una situazione o nell’altra, la conseguenza è che il problema permane e non viene risolto per lungo tempo.

 

 

Le conseguenze del prurito

Può accadere che il disturbo sia prolungato e forte a tal punto da condizionare in misura significativa la qualità della vita del soggetto che lo patisce.

Le conseguenze possono essere molteplici: si va dall’insonnia a una maggiore irritabilità, dall’agitazione alla perdita di peso. Non sono rari i casi in cui si arriva alla depressione, e molto comuni sono i problemi di concentrazione.

Il fatto è che anche adesso si sottovaluta e si banalizza il prurito, come se si trattasse di una questione di secondaria importanza e non, invece, un problema paragonabile al dolore.

 

Perché il prurito viene sottovalutato

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Spesso non si presta la dovuta attenzione al prurito poiché esso rappresenta un’esperienza soggettiva, il che vuol dire che non la si può misurare in modo obiettivo o quantificare con uno strumento ad hoc. Al tempo stesso, non è possibile valutare la sua frequenza, la sua durata e le sue caratteristiche.

Ciò non vuol dire, però, che il prurito sia immaginario: al contrario è bene approfondire il tema, così che si possa giungere a un trattamento adeguato e risolvere in maniera definitiva il disturbo.

 

 

Il prurito senile, le cause

Conosciuto anche con il nome di prurito sine materia, il prurito senile non provoca lesioni visibili eccezion fatta per le escoriazioni che riguardano le zone della pelle che vengono sottoposte al grattamento. Si tratta della causa di prurito più comune tra i soggetti anziani, e quasi sempre è determinato dalla xerosi.

Con questo nome si identifica una condizione che comporta la ruvidità e la secchezza della pelle; questa è disidratata e sottile, ma soprattutto alipidica. In altri termini, la pelle presenta una carenza di sebo e di acqua, il che è dovuto al fatto che con il trascorrere degli anni l’attività delle ghiandole sebacee diminuisce, sia dal punto di vista qualitativo che in termini quantitativi.

 

Il sintomo: Le caratteristiche del prurito senile

Il prurito può riguardare una sola area del corpo o più di una; si presenta come una sensazione avvertita a livello della pelle poco gradevole, da cui deriva la necessità di grattarsi. A volte può causare delle lesioni della cute, le quali purtroppo costituiscono una via di accesso privilegiata per gli allergeni ambientali e per i microrganismi, i quali rischiano di innescare dermatiti o infezioni che finiscono per compromettere ancora di più il quadro complessivo.

L’intensità del prurito può essere importante, modesta o mite; con il tempo, la sensazione si può riproporre, ma ci possono essere anche periodi di remissione.

 

A cosa è dovuto il prurito negli anziani

Non è detto che sia semplice identificare le cause alle origini del prurito nelle persone anziane, e in ogni caso l’eziologia è variegata. A volte si può avere a che fare con una malattia della pelle, mentre in altri casi si può individuare una radice psicosomatica.

Ma il prurito può anche essere dovuto all’assunzione di farmaci particolari o essere il sintomo di una patologia sistemica. Il prurito senile propriamente detto, comunque, è riconducibile solo a un eccesso di secchezza della pelle.

In un primo momento l’azione del grattarsi garantisce un certo sollievo, ma con il tempo dà vita a una sorta di circolo vizioso per il quale l’istamina e gli altri mediatori dell’infiammazione che vengono rilasciati finiscono per incrementare il prurito. Così, a mano a mano che si prosegue nel grattamento, si possono manifestare lesioni e arrossamenti.

 

 

Prurito senile rimedi: Quali procedure igieniche seguire

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A differenza di quel che si potrebbe immaginare, il ricorso ai saponi neutri ha il solo effetto di peggiorare la disidratazione cutanea; dovrebbero essere evitati anche i bagni caldi. I detergenti da privilegiare sono quelli con la creatina, gli aminoacidi, gli acidi grassi e gli oli carrier che servono non solo a detergere, ma anche a idratare.

L’igiene senza risciacquo va comunque bene, sempre che si usino dei prodotti specifici: si possono trovare in vendita, tra l’altro, nello shop online di AMioAgio, che mette a disposizione una grande varietà di articoli per l’automedicazione e per l’igiene della persona.

Grazie a queste soluzioni viene garantita un’igiene completa sotto tutti i punti di vista, tale da mantenere l’integrità della pelle e prevenire gli arrossamenti.