Demenza senile: Esami da fare

 

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La demenza senile è una malattia sempre più diffusa per l'allungarsi della vita media, ma nonostante questo ad oggi non esistono veri e propri esami diagnostici che possano aiutare a prevenirla, ma solo accertamenti in grado di stabilire se si tratti o meno di quella malattia debilitante.

 

 

Come stabilire se una demenza è senile

La demenza si manifesta soprattutto nei soggetti dai 50-60 anni in su e uno dei segnali più evidenti è rappresentato dalla mancanza totale o parziale di memoria. Chi sia preoccupato perchè si scorda facilmente delle cose, oppure un suo familiare, dovrebbe in tempi brevi consultare anzitutto il suo medico di fiducia che eventualmente lo dirotterà  ad uno specialista, come un neurologo, in grado di esprimere una valutazione fisica e mentale delle condizioni del paziente.

Ma cosa deve comprendere una visita per i disturbi della memoria? Anzitutto rivalutare tutta la storia medica del paziente, a cominciare dall’uso nel presente o nel passato di farmaci specifici, dei problemi di salute che sono stati affrontati e dello stato generale di salute al momento della visista specialistica. Quindi lo specialista potrà chiedere informazioni ad un familiare, ad un amico o anche al medico che normalmente segue il soggetto. Inoltre alcuni esami del sangue e delle urine possono aiutare a scoprire la causa dei disturbi di memoria o della demenza ed esistono test specifici per accertare la perdita di memoria, la capacitò di risoluzione dei problemi e le abilità linguistiche.

È comunque sempre difficile, anche per uno specialista, stabilire l’esatto tipo di demenza visto chei sintomi e le mutazioni delle cellule cerebrali di diverse forme di demenza possono sovrapporsi.

 

 

Gli esami per determinare la demenza senile

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Alcuni esami strumentali sono in grado di aiutare nella diagnosi di demenza senile, in primis una TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) o la Risonanza magnetica del cervello sono in grado di confermare oppure escludere alcune cause dei problemi di memoria. E ancora la SPECT (Tomografia computerizzata ad emissione di fotone singolo) misura il flusso del sangue nel cervello, che si presenta ridotto nei malati di Alzheimer visto che diminuisce l’attività delle cellule nervose.

Inoltre sono stati sviluppati strumenti specifici per osservare l'encefalo che consentono di visualizzare immagini del cervello dal vivo, rivelando eventuali differenze tra il cervello delle persone sane e quello dei malati di demenza senile. Si tratta di esami assolutamente indolori e quindi innocui per il cervello di una persona.

Le diagnosi di demenza senile possono essere tre: possibile, probabile e certa.

Quella possibile si basa sull’osservazione dei sintomi clinici e sul deterioramento di due o più funzioni cognitive come memoria, linguaggio o pensiero inaccanto ad una seconda malattia che non è la causa della demenza, ma rende comunque la diagnosi meno certa.

La diagnosi di demenza probabile invece non comporta la presenza di una seconda malattia mentre quella certa può essere emessa soltanto tramite una biopsia del cervello.