Diagnosi demenza senile

 

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La demenza senile è una patologia che comporta gravissime conseguenze, non solo per chi ne soffre, ma anche a tutte le persone che gli stanno intorno e che sono costrette a cambiare repentinamente le proprie abitudini di vita e a spendere molti soldi per far condurre una vita dignitosa a chi ne soffre. Proprio per questo, poter diagnosticare in tempi brevissimi la patologia è fondamentale, per stopparne da subito il decorso e prolungare il più possibile i tempi della patologia, in modo da non arrivare in poco tempo a stadi molto avanzati.

 

 

Innanzitutto bisogna capire di cosa parliamo quando nominiamo la demenza senile.
La demenza senile è una condizione neurologica che porta il paziente colpito in tempi più o meno lunghi, a perdere le principali funzione cerebrali. In genere questa patologia compare dopo i 60 o 65 anni (sono più rari i casi in cui i primi sintomi si manifestano al di sotto dei 60 anni, in questo caso si parla di demenza precoce).

 

Come si diagnostica la demenza senile?

In primis, il medico mediante una valutazione obiettiva, classifica il paziente in uno dei 4 stadi di questa patologia, ovvero: precoce, moderata, grave e severa.
Una volta eseguita questa prima classificazione del paziente, si procede con alcuni esami specifici.
In particolare si eseguono degli esami di laboratorio per valutare i livelli di ormoni tiroidei e di vitamina B12. In seguito si procede con l’analisi degli elettroliti e dei parametri epatici.

 

 

Si procede poi con un elettroencefalogramma, per valutare le risposte del cervello e le sue alterazioni. Una ulteriore verifica è quella sostenuta con la SPECT, attraverso il quale si misura il flusso del sangue che scorre nelle arterie cerebrali per vedere se vi sono delle modifiche rispetto al solito.
Inoltre, i medici consigliano di effettuarare una TAC per vedere lo spessore delle parti del cervello. Infine, utile è anche la risonanza magnetica, che serve a valutare lo stato generale dell’encefalo pr vedere se ci sono delle modifiche strutturali rispetto alla condizione normale dello stesso.