Demenza senile e aggressività

 

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Una delle conseguenze più chiare e pesanti della demenza senile è rappresentata dall’aumento del tasso di aggressività senza particolari cause scatenanti. Una violenza che può essere fisica ma anche solo verbale e rappresenta comunque un pericolo sia per i diretti interessati che per chi vive insieme a loro soprattutto se non affrontata nella maniera giusta.

 

 

Cosa porta all’aggressività nella demenza senile

Le cause scatenanti della violenza nelle persone affette da demenza senile sono diverse, a cominciare dalla paura per non riuscire più a compiere i normali gesti quotidiani. Una reazione di difesa che però si può trasformare in offesa per chi sta intorno.

Come affrontare quindi chi si comporta in questo modo? Innanzitutto mantenere un comportamento calmo e rassicurante verso la persona malata, cercare di distrarla in tutti i modi, evitare gli atteggiamenti di sfida e i tentativi di bloccare fisicamente il malato. È essenziale cercare di rimanere calmi per non perdere il controllo della situazione provare a rassicurare chi ci aggredisce rispondendo con dolcezza e spiegando cosa stia succedendo. Si può anche proporre di fare qualcosa di diverso, una cosa che piace particolarmente al malato e che aiuta a fargli pensare ad altro.

 

 

Come comportarsi di fronte all’aggressività nella demenza senile

Sono molti i comportamenti da evitare per non rischiare di scatenare reazioni ancora maggiori. Intanto gli atteggiamenti di sfida e le discussioni con il malato, non bisogna provocarlo fisicamente mostrarsi offesi o turbati per quello che succede, mai stimolare o stuzzicare le reazioni né bloccare  con la forza oppure metterlo con le spalle al muro. Inoltre non bisogna ricorrere a punizioni e nemmeno sgridare chi abbia atteggiamenti di questo tipo né sembrare impauriti dai suoi atteggiamenti. Bisogna ricordarsi che il malato di demenza senile può diventare molto più forte di quanto possa essere normalmente considerando anche l’età. Ecco perché meglio essere sicuri di avere una via di fuga, da usare se necessario.

Sarebbe anche opportuno trovare una persona in grado di insegnare come ci si può liberare da una presa stretta: aiuterà a dare maggiore tranquillità a noi ma anche al malato. Mai invece ricorrere a farmaci come i calmanti e i tranquillanti se non prescritti da un medico.