Malattia di Alzheimer

 

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La malattia (o morbo) di Alzheimer colpisce le cellule del sistema nervoso centrale e rappresenta la più diffusa forma di demenza in particolare tra le persone anziane, con un’incidenza maggiore dopo gli 80 anni.

 

 

La patologia della malattia di Alzheimer

Ha derivato il nome dal neurologo tedesco che nel 1907 per primo ha saputo studiarne e rilevarne i sintomi e i collegamenti con il mondo del cervello. Sostanzialmente si tratta di una patologia che colpisce la memoria insieme ad altre funzioni cognitive a cominciare dal pensiero e dalla parola, modificando in maniera radicale le normali attività quotidiane, provocando un diffuso stato di confusione. Inoltre comporta cambiamenti di umore improvvisi e repentini, oltre ad un certo disorientamento nello spazio e nel tempo. È limitante per chi ne viene colpito ma anche per chi gli sta intorno e che deve occuparsene. Le stime sulla popolazione mondiale dicono che almeno il 70% delle forme di demenza conosciute sono riconducibili all’Alzheimer.

 

 

Gli effetti della malattia di Alzheimer

Tutte le persone che soffrono di Alzheimer sono soggette ad alterazioni della memoria e dell'orientamento, ma anche limitazioni della concentrazione, della capacità di organizzazione, rapidi cambiamenti della personalità e solo in uno stadio più avanzato anche di disturbi della parola e della mobilità. Solo nell’ultima fase si possono registrare anche disturbi nella deglutizione o di incontinenza.

La velocità di progressione così come l’intensità dei sintomi sono individuali e non esiste quindi una casistica generale. Le fasi più acute della demenza possono presentarsi in media tra i 5  e i 10 anni dalla prima diagnosi ma esistono casi di alcuni malati che hanno vissuto anche per più di 20 anni dal momento in cui viene diagnosticata la malattia tanto che spesso la causa della morte non è dovuta alla malattia di Alzheimer ma altre patologie come infezioni urinarie, polmoniti oppure complicazioni inseguito ad incidenti domestici che per questi malati sono molto più frequenti. Altre informazioni si trovano sul sito Wikipedia.