Questa malattia può causare anche parecchi problemi alla famiglia della persona affetta da demenza senile.  Un aiuto per queste famiglie è senza dubbio l’assistenza domiciliare di una badante convivente o di una badante ad oreAbbiamo posto la questione agli esperti del centro assistenza anziani Santa Rosa presente a Busto Arsizio in provincia di Varese, ogni giorno impegnati nella battaglia contro questo problema.

Vediamo insieme dunque i diversi tipi di demenza senile e come una badante può aiutarti ad affrontare questa soluzione.

 

 

Tipologie di demenza senile

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Anche se memoria e attenzione sono compromesse, le persone con demenza senile restano coscienti e vigili. La letteratura scientifica classifica le demenze senili in diverse tipologie, a seconda che si tratti di demenze corticali o sottocorticali.

La demenza corticale è quella più frequente e che porta alla morte e degenerazione dei neuroni presenti nella corteccia del cervello. Ciò causa principalmente alterazioni della memoria, proprio come accade con l’Alzheimer.

La demenza sottocorticale si caratterizza per il rallentamento dei processi cognitivi, come la capacità di ragionare e prendere decisioni, movimenti rallentati e depressione. La perdita di memoria non è frequente e fa parte di questo tipo di demenze la malattia di Parkinson.

 

Tuttavia, la situazione più frequente è la forma di demenza senile mista, in cui coesistono perdita di memoria e interesse per ogni cosa.

 

Tra le patologie più comuni di demenza abbiamo:

-        Alzheimer;

-        Parkinson;

-        Demenza vascolare;

-        Demenza frontotemporale;

-        la malattia di Creutzfield-Jacob;

-        la demenza con i corpi di Lewy;

-        la paralisi sopranucleare progressiva.

 

Sintomi di demenza senile

Per comprendere i sintomi della demenza senile pensiamo all’Alzheimer, che inizia con dimenticanze che riguardano la vita di tutti i giorni, fino ad arrivare al mancato riconoscimento dei famigliari. Chi soffre di Alzheimer deve rivolgersi ad un servizio assistenza anziani (ad esempio in Lombardia potete consultare questo centro di assistenza anziani a Busto Arsizio).

Lassistente domiciliare o la badante aiuteranno l’anziano in tutte le attività quotidiane, come vestirsi o preparare il cibo. È frequente che la persona con demenza senile si dimentichi di nutrirsi. Tra i sintomi della demenza senile abbiamo i deficit cognitivi e i disturbi del comportamento. Si tratta di sintomi che peggiorano rapidamente portando la persona alla disabilità e alla necessità di rivolgersi ad un’assistente domiciliare o ad una badante.

 

La persona soffre sempre più frequentemente di:

- perdita di memoria, in particolare per i fatti recenti, mentre rimane il ricordo di ciò che è avvenuto molti anni prima;

- perdita della capacità critica di giudicare fatti e situazioni della vita quotidiana;

- disfunzioni del linguaggio, per cui le persone dimenticano i nomi degli oggetti comuni o non li pronunciano correttamente;

- disorientamento spazio-temporale, per cui la persona si perde se esce sola o lascia le mura domestiche.

 

 

Trattamento, cura e assistenza nella demenza

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La cura della demenza senile dipende dalla causa e nel caso della malattia di Alzheimer non ci sono cure che ne possano rallentare la progressione. In altri casi di demenza si può trarre giovamento da terapie farmacologiche, che migliorano temporaneamente i sintomi e aiutano la persona, a cui si affiancano terapie non farmacologiche.

Rivolgersi a una badante, come quelle messe a disposizione delle famiglie da Santa Rosa, permette di trattare anche i comportamenti e i disturbi che si associano alla perdita e al declino cognitivo causato dalla demenza. In particolare, affidare l’anziano ad una persona empatica e competente permetterà di ridurre il comportamento aggressivo.

Si tratta, in generale, di situazioni per cui i familiari non possiedono le competenze necessarie a trovare la migliore soluzione, dato che il declino cognitivo può portare ad una violenza inspiegabile verbale o fisica.

Un valido servizio di assistenza anziani è la soluzione ideale per gestire la disorganizzazione e il disordine mentale della persona. A questo si aggiunge un disordine insolito per la persona e la mancata igiene personale, che testimoniano ai familiari che qualcosa è veramente cambiato nel loro caro.

 

La badante per combattere depressione e asocialità

Una figura esperta come la badante, a cui rivolgersi in caso di demenza senile dell’anziano, aiuterà la persona non solo dal punto di vista fisico.

Il professionista fornirà supporto anche mentale combattendo la depressione associata a questa malattia.

Chi soffre di demenza senile e, in particolare, di malattia di Alzheimer si caratterizza anche per umore depresso, perdita di interesse e piacere, disturbi dell’appetito, del sonno e della concentrazione e astenia.

In tutti questi casi la badante rappresenta la persona ideale con cui parlare o condividere le attività quotidiane, evitando il rischio di cadere nell’asocialità, essenziale alla salute mentale delle persone.

Tuttavia, soprattutto gli anziani, si trovano spesso in solitudine, abbandonati a se stessi e senza la capacità di gestire la situazione.

Si tratta di situazioni che noi di Santa Rosa conosciamo bene e con cui veniamo in contatto ogni giorno quando proponiamo il nostro servizio di assistenza anziani a Busto Arsizio.

 

L’arteterapia: disegni e colori per attenuare la malattia

Grazie all’aiuto di una badante c’è la possibilità di utilizzare una tecnica per rilassare e mantenere in serenità l’anziano.

Questa tecnica prende il nome di arteterapia, basata su disegni  e colori rilassanti.

Una badante, al fianco di una persona affetta da demenza senile, può praticare l’arteterapia in momenti diversi della giornata, allietandone così la vita.

 

 

Come una badante può assistere un anziano affetto da demenza senile?

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Per assistere un anziano malato di demenza senile è necessario che la badante seguale seguenti accortezza, ovvero:

  1. mettere lambiente in cui lanziano risiede in sicurezza, facendo attenzione che lanziano non possa arrivare a zone pericolose, nascondendo medicinali o mettendoli in un posto in cui lanziano non possa prenderli. Lambiente dovrà essere accogliente, lanziano non si ricorderà il nome di molti oggetti, persone e cose. Importante è sapere che non solo dimenticherà i nomi, ma anche i processi logici che portano a quel determinato nome.

  2. dovrà essere paziente e comprensiva, cercando di anticipare momenti di crisi e cambi di umore.

  3. quando lanziano è ancora in sé stesso e desidera ricordare, dovrà supportarlo. La condivisone dei ricordi è importante.

  4. dovrà creare un ambiente giocoso, felice e sereno per quanto possibile.

  5. dovrà seguire attentamente ogni fase della giornata dellanziano, e non lasciarlo mai solo.

 

L’anziano potrà dimenticarsi di aver mangiato oppure potrà essere convinto di averlo già fatto. Importante è che la badante lo segua attivamente.

Nel caso in cui lassistito si mostri restio a svolgere alcune attività, la badante deve cercare di invogliarlo senza insistere eccessivamente, mostrandosi sempre tranquilla e non imponendosi mai come un’autorità.