Demenza a corpi di Lewy

 

demenza-a-corpi-di-lewy

E' una patologia neurodegenerativa che ha numerosi tratti in comune con la malattia di Alzheimer con la differenza però che si manifesta più precocemente. Generalmente è correlata al Parkinson ed a sindromi parkinsoniane. Questa correlazione è dovuta al fatto che sia i malati di Parkinson che quelli della demenza a corpi di Lewy sviluppano dei corpuscoli proteici all'interno dei neuroni dell'encefalo. Tali aggregati con il passare degli anni danneggiano irreparabilmente i neuroni probabilmente interferendo con le segnalazioni chimiche tra corteccia e substantia nigra che avvengono per mezzo dei neurotrasmettitori.

Dopo l’Alzheimer e la demenza vascolare, la demenza a corpi di Lewy (DLB) è la malattia degenerativa più comune.

A soffrire di questa forma di demenza sono più gli uomini che le donne, in un’età che va oltre i 60 anni. È riscontrato che questa patologia ha una base genetica: ad essere più colpiti sono coloro i quali hanno un membro della famiglia affetto da demenza da corpi di Lewy.

 

 

Corpi di Lewy

corpi-di-lewy

I soggetti affetti da demenza a corpi di Lewy presentano all'interno di alcuni neuroni del sistema nervoso degli agglomerati proteici insolubili denominati proprio corpi di Lewy, dal nome dello scopritore, ovvero il neurologo Fredric Lewy. Tali aggregati proteici sono di due varianti: corpi di Lewy sottocorticali e corpi di Lewy corticali.
I corpi di Lewy sono presenti in soggetti colpiti da malattia di Parkinson e in alcune forme di demenza come la sindrome di Hallervorden-Spatz, una variante della malattia di Alzheimer.

 

Sintomi della demenza a corpi di Lewi

demenza-a-corpi-di-lewy-sintomi

I soggetti interessati da questa patologia hanno un progressivo peggioramento delle capacità mentali e quindi un declino delle facoltà cognitive e di deambulazione. Nella fase iniziale, quando ancora la malattia è in forma lieve i disturbi cognitivi e motori sono quasi impercettibili. Ma con il passare del tempo e con il progressivo decadimento dei neuroni cerebrali la sintomatologia diviene grave tanto che, nella fase finale della malattia il soggetto non è più autosufficiente.

 

I sintomi più comuni:

Allucinazioni visive con la presenza di colori, persone, animali; nei casi più gravi possono verificarsi episodi di illusioni ottiche;

Allucinazioni uditive, ovvero sentire suoni inesistenti;

Progressivo declino dell'attenzione e vigilanza;

Sonnolenza diurna;

Abitudine a fissare nel vuoto;

Rigidità muscolare e tremolio degli arti con difficoltà nel camminare.

Come nell’Alzheimer, anche questa patologia si manifesta con problemi cognitivi come confusione mentale, perdita di memoria, discorsi disorganizzati;

Difficoltà nel giudizio;

Depressione, irascibilità e aggressività;

Difficiltà nel masticare e nel deglutire;

I capelli tendono a diventare improvvisamente bianchi e sottili e sono predisposti più facilmente alla caduta (per approfondire l'argomento caduta capelli consigliamo la lettura del forum bellicapelliforum.com);

 

 

Speranza di vita

La demenza a corpi di Lewy è purtroppo progressiva: i sintomi possono solo peggiorare con il passare del tempo. Mediamente il decesso arriva dopo otto anni dall’insorgenza della patologia. Ma vi sono soggetti che vivono meno, circa 6 anni, e soggetti che sopravvivono alla patologia anche a 12 anni dalla diagnosi.

 

La diagnosi

demenza-a-corpi-di-lewy-diagnosi

I test per diagnosticare la malattia sono diversi:

  • Esame neurologico attraverso il quale si escludono ictus, tumori e altre situazioni patologiche del cervello. Questo esame prevede lo studio dei riflessi, dei movimenti oculari, dell’equilibrio e del senso del tatto;

  • Un altro modo per capire se il soggetto è interessato da demenza da corpi di Lewy è quello di valutare le abilità mentali attraverso un questionario volto a conoscere le capacità di pensiero. I risultati del test vengono, poi, confrontati con quelli di soggetti della stessa fascia d’età e di simile livello di istruzione; questo per comparare i livelli di invecchiamento e rintracciare le eventuali anomalie cognitive,

  • Altro metodo di diagnosi sono le prove di laboratorio come esami del sangue, grazie al quale si verificano le funzioni del cervello, la carenza di vitamina B-12 e i problemi alla tiroide. L’elettroencefalogramma (in breve EEG) è utile a scongiurare la presenza di crisi epilettiche e altre malattie degenerative del cervello che sfociano in demenza;

  • Possono essere indispensabili anche la Tac e la risonanza magnetica.

 

Le cure per la demenza da corpi di Lewy

demenza-a-corpi-di-lewy-cura-trattamento-farmaci

Chiariamo subito che non esiste un trattamento che curi dalla demenza da corpi di Lewy; quello che fanno i medicinali è curare i sintomi.

I farmaci come gli inibitori della colinesterasi aiutano a migliorare la vigilanza e la cognizione; tra gli effetti indesiderati, però, ci sono i disturbi gastrointestinali, l’eccessiva sudorazione e la minzione frequente.

Un altro maniera per alleviare i sintomi è l’assunzione di farmaci antipsicotici che contrastano la comparsa di deliri e allucinazioni; con i medicinali per la malattia di Parkinson si riducono i problemi muscolari.

La medicina alternativa potrebbe essere un aiuto per favorire il rilassamento: si tratta di sottoporsi a sedute di musicoterapia che si effettua con l’ascolto di musica rilassante; l’aromaterapia con l’utilizzo di oli vegetali profumati e la massoterapia.

 

Consigli utili

demenza-a-corpi-di-lewy-consigli

Un consiglio potrebbe essere quello di ridurre rumori e creare un ambiente tranquillo dove far vivere il soggetto affetto da demenza da corpi di Lewy; non è opportuno correggere o porre domande strane ai soggetti malati ed è utile creare una routine quotidiana fatta di piccole abitudini che può aiutare il malato a sentirsi più sicuro e soprattutto ancora abile. Incoraggiare l’attività fisica è utile sia al corpo che alla mente.

Il consiglio è di avvicinarsi al paziente sempre con modi dolci e amorevoli, farlo sentire indispensabile e non un malato da curare. Ricordatevi che si tratta di un soggetto instabile che richiede maggiori attenzioni, soprattutto quando la malattia è ormai in fase avanzata.