Demenza senile e alimentazione

 

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In questo articolato articolo parleremo di alimentazione e dieta consigliata quando si parla di demenza senile e Alzheimer. Incominciamo con la prima.

Molto spesso quando gli anni avanzano inesorabilmente, la paura di perdere la memoria o contrarre  patologie a carico del sistema nervoso può essere tanta. Tante volte sentiamo parlare di demenza senile.

 

 

Ma cos’è la demenza senile?

In ambito medico racchiude diverse malattie neurodegenerative a carico dell’encefalo, colpisce le persone anziane e tale patologia determina una progressiva perdita delle capacità cognitive e motorie tali da compromettere la qualità di vita relazionale dell’individuo.

La demenza senile può essere causata anche da disturbi vascolari con lesioni cerebrali ischemiche, o da altri fattori.

I segnali che fanno capire di essere di fronte a un caso di demenza senile sono: perdita di memoria, alterazione della realtà, l’incapacità di portare a compimento alcuni compiti, di concentrarsi…

 

Ma come si può prevenire la demenza senile?

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A tale riguardo l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale. Ma vediamo dunque, più nel dettaglio quali sono gli alimenti consigliati per poter prevenire la suddetta patologia o se è già in corso come rallentarla.

 

1. Assumere abbondanti quantità di alimenti di origine vegetale

Introdurre nel proprio regime alimentare una buona quantità di frutta, verdura, legumi e cereali integrali può rallentare il declino delle attività cognitive. Infatti questi utili alimenti contribuiscono a mantenere stabili le cellule del sistema nervoso.

Questi alimenti appena menzionati sono preziosi antiossidanti, i quali contrastano il processo di accumulo di beta amiloide (sostanza tossica) nel cervello.

Per poter avere un buon riscontro bisogna consumarli quotidianamente, almeno 5 porzioni al giorno.

 

2. Assumere quantità di vitamina E

Ebbene si.. secondo una recente ricerca pare che assumere giornalmente alimenti ricchi di vitamina E possono apportare dei grandi benefici al sistema nervoso. In particolar modo è consigliabile mangiare al giorno una piccola porzione di noci, nocciole, mandorle, altri semi oleaginosi, e inoltre non deve mai mancare nella dieta 3/5 cucchiai di olio extravergine di oliva.

I benefici della frutta secca dunque, arrivano direttamente da uno studio indiano.

In pratica è stato dimostrato come la vitamina E insieme ai flavonoidi riescano a contrastare le sostanze chimiche e i radicali liberi presenti nel cervello.

Nello specifico in una nota del Daily Express si legge a chiari lettere che  le noci così come la frutta secca possono ritardare i sintomi o rallentarne il processo degenerativo della malattia.

 

3. Assumere quantità di vitamina B12

In quali alimenti possiamo trovare la vitamina B12? Le migliori fonti di vitamina B12 sono di origine animale. In particolar modo la troviamo nel fegato ovino e bovino, in tutte le interiora anche se c’è da dire che la quantità è molto più ridotta rispetto all’alimento citato in precedenza. Anche il pesce presenta una buona quantità di questa vitamina, in particolar modo nelle vongole, nel pesce, ma anche nel tonno e nelle aringhe.

Per chi invece segue diete vegane o vegetariane, i cereali arricchiti di nutritivi contengono altresì la suddetta vitamina.

Anche alcune alghe possono essere consumate come ad esempio la Spirulina, l’alga Nori e la Chlorella in quanto ne è abbastanza ricca.

 

4. Evitare l’assunzione di grassi saturi della carne

Secondo alcune recenti ricerche è stato appurato che consumare grassi saturi e trans aumenta il rischio di sviluppare la demenza senile. E’ necessario dunque eludere dalla propria dieta biscotti, dolci, formaggi  e limitare l’uso dello zucchero.

 

 

5. Si all’assunzione di vitamina C

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La vitamina C, è una sostanza fondamentale per combattere i radicali liberi. Per cui via libera a spremute di arance, ma anche i succhi di frutta possono rivelarsi altrettanto fondamentali.

La maggior parte delle persone al giorno d’oggi mangiano cibi troppo elaborati e purtroppo le patologie che ne possono derivare possono essere diverse, tra cui la demenza senile.

Per quanto possibile bisogna acquistare solo alimenti biologici perché contengono un ottimo quantitativo di minerali, tra cui il selenio, il cromo, lo zinco e il magnesio che sono essenziali per la salute dell’emisfero cerebrale.

 

6. Correlazione tra acido folico e demenza senile

Secondo uno studio condotto qualche tempo fa da alcuni ricercatori è stato dimostrato come coloro che hanno concentrazioni elevate di acido folico hanno una probabilità inferiore al 50% di essere colpiti dalla demenza senile.

Integrare la vitamina B9 (o acido folico) nella propria dieta potrebbe dunque, avere un ruolo protettivo a livello cerebrale.

Ma dove è possibile reperire questa vitamina nell’alimentazione?

L’Istituto superiore di Sanità indica che i folati possono essere contenuti sia negli alimenti di origine animale che vegetale.

Tra i vari alimenti che hanno un elevato contenuto di acido folico troviamo le frattaglie e il fegato. Inoltre è possibile consumare le uova non più di 3 alla settimana, rucola, pomodori, asparagi, cavolfiore, broccoli. C'è da dire che una carenza di acido folico potrebbe essere causa anche di caduta dei capelli e prematuro incanutimento degli stessi. Problemi però reversibili in caso di successiva integrazione del nutriente, diversamente dal caso di alopecia androgenetica quando ovvero la caduta dipende da cause genetiche (e quindi problema risolvibile con farmaci, trapianto o con la tricopigmentazione).

 

7. Incrementare la disintossicazione organica

Mediante alcuni cibi specifici il rene potrà eliminare il sovraccarico di tossine e i liquidi in eccesso favorendo al contempo stesso una fluidificazione del sangue. A tal proposito gli alimenti consigliati sono i seguenti: frutti di bosco, ananas, melone, pesca.

Ma oltre all’alimentazione è necessario seguire una buona attività fisica.

 

Demenza senile: l’importanza dell’attività fisica

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Secondo alcuni studi anche l’attività fisica gioca un ruolo cruciale nel rallentare e prevenire la demenza senile. Infatti mantenere un cervello attivo, incrementa la capacità di apprendimento. Ballare, fare yoga,o  attività fisica dolce contribuisce a salvaguardare l’attività cerebrale contro il declino delle capacità cognitive.

Gli scienziati spiegano che l’attività fisica ha un ruolo molto importante sull’ippocampo, ovvero quella parte del cervello che svolge una funzione  fondamentale nella memoria a lungo termine.

La demenza senile dunque,colpisce proprio questa zona portando deficit di attenzione, concentrazione e disorientamento.

Tuttavia è bene sottolineare un piccolo aspetto: l’attività fisica non impedisce la demenza senile, ma di sicuro ne ritarda i sintomi.

Qui non si parla di sola attività fisica, anche piccole attività ricreative (dipingere, fare giardinaggio, guardare delle fotografie, truccarsi) possono rappresentare un’ottima soluzione per mantenere attiva la mente, perché le capacità mentali vengono ugualmente stimolate. In caso contrario, un mancato stimolo o un’assenza di qualche attività portano l’individuo  a condurre una vita priva di interessi e il deterioramento delle capacità cognitive tenderà ad aumentare anziché rallentare.

 

5 alimenti con vitamina b12 per prevenire l'Alzheimer

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L'Alzheimer è una malattia di cui, purtroppo, si conosce ancora troppo poco.

Ma una cosa la sappiamo: la malattia non ama la vitamina b12 ed è su questo che noi dobbiamo puntare per contrastare quella che è la malattia dell'oblio.

Oggi guarderemo 5 alimenti che contengono vitamina b12 e acido folico.

Interessante è stato scoprire, grazie alle nuove conoscenze mediche che cibi ricchi di entrambi, come queste zuppe, sono perfetti per contrastare i sintomi più chiari dell'Alzheimer. Ora vediamo nello specifico i 5 alimenti che fanno bene.

 

 

I 5 alimenti per prevenire l'Alzheimer

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Dobbiamo sempre avere molta cura del nostro corpo, sempre. Non quando la malattia, sfortunatamente ci prende, ma prima, nel massimo rispetto di quella che è la nostra, unica, vita e deve essere migliore, la migliore possibile.

Andiamo con ordine, la vitamina b12, così come l'acido folico, sono perfetti per prevenire le malattie neurodegenerative e si trovano in alimenti che consumiamo quotidianamente.

Il primo alimento di cui vorrei parlarvi sono i tuorli d'uovo, che sono quelli con maggiore concentrazione possibile di entrambi.
Attenti a non esagerare per via del colesterolo potreste mangiare 3 tuorli d'uovo a settimana e stare tranquilli.

Il secondo alimento, e qui c'è una bella scelta, sono i prodotti lattiero-caseari. Dalla mozzarella al pecorino passando per il latte tutti hanno un'ottima concentrazione di b12, perfetto per il nostro scopo.

Il fegato animale, ecco qual è l'argomento che ne contiene di più. Capisco che sia un argomento delicato il fegato, so che a molti non piace, ma ci sono parecchi modi per rendere, invece, piacevole questo piatto.

 

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Un altro alimento è il pesce, il pesce azzurro contiene vitamina b12, quindi pensiamoci bene a mangiare più pesce possibile, ovviamente fresco, non fatemi passare per chi ama il cibo surgelato.

Ultimo alimento è un po' più strano e ricchissimo di vitamina e acido folico: le alghe. Sì, le alghe marine.

Si potrebbe azzardare un'insalata o una bella scorpacciata di sushi in cui si può accorpare l'alga con il pesce già carico di acido e vitamina.

Insomma, abbiamo tanta scelta.

 

 

Conclusioni

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Abbiamo parlato di 5 macroalimenti per parlare di quanto il cibo ed in generale una dieta specifica possa essere curativa. In questo caso 5 alimenti che servano a prevenire l'alzheimer non è cosa da poco, stiamo parlando di una malattia degenerativa e di come si possa star meglio mangiando ciò che serve per star meglio.

Il cibo è curativo, non smetterò mai di dirlo, abbiamo solo bisogno di scegliere il cibo giusto e tutto il resto verrà da sé.

La vita è nostra, la passione per ciò che è nostro dovrebbe essere immediata e innata. Dobbiamo vivere al meglio delle nostre possibilità, dobbiamo decidere noi.