Demenza senile ed ereditarietà

 

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Quale è il peso della genetica nelle patologie riguardanti la senilità? E’ una domanda che si trovano a farsi spesso le persone che hanno avuto un genitore o un parente in condizioni, ad esempio, di demenza senile. Naturalmente in questi casi ci si domanda se c’è  o meno il rischio di avere la stessa malattia dei genitori.
In questi anni, grazie soprattutto alla ricerca che ha fatto dei passi da gigante,  è stato possibile evidenziare una certa famigliarità di questo tipo di malattie: in questi casi, infatti, il peso della genetica può farsi sentire, purtroppo. Ma non è un fattore determinante.

 

 

La demenza senile e la genetica: è l’unica causa?

La famigliarità di una malattia come la demenza senile, può essere una delle cause che provocano questo tipo di patologia, ma non è l’unica.
Infatti i sintomi di questa patologia sono di varia natura e hanno origini diverse. Se si ha un parente che ha la demenza senile, infatti, si è più predisposti ad ammalarsi rispetto a quella malattia e ci si può ammalare più frequentemente rispetto a soggetti che non hanno parenti che hanno avuto quel disturbo. In genere se un parente di primo grado ne soffre, le probabilità sono 3 o 4 volte superiori rispetto a chi non ne ha: ciò non vuol dire che chi ha parenti con la demenza senile non si ammaleranno, e che chi ne ha si ammalerà.

 

 

Se la probabilità di ammalarsi nei pazienti senza parentele affette dalla malatta è di 1 su 1000, chi ha un parente affetto da demenza senile potrà esserne colpito in 3 o 4 casi su 1000.
Da ciò è facile dedurre che non è una sentenza già scritta e anche avere delle parentele con la demenza non comporta forzatamente che si rimarrà affetti da tale patologia.
Sapere se la causa è genetica, piuttosto che di altra natura, però, è fondamentale per chi ne soffre per permettere al medico di individuare la miglior cura possibile in relazione al caso concreto.