Demenza senile: evoluzione della malattia

 

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In questo momento nel mondo vi sono 18 milioni di persone sofferenti da demenza senile, una cifra che aumenterà negli anni futuri sfiorando i 34 milioni entro il 2025. Purtroppo la demenza senile colpisce la maggior parte delle persone anziane che hanno superato gli 80 anni e più. Fra 30-40 anni, dobbiamo aspettarci che  la diffusione globale della malattia triplichi, questo accadrà per effetto dell’aumento del numero delle persone anziane. Questa “tendenza” all’invecchiamento è più visibile in Europa. La malattia della demenza senile colpisce più le donne, perché costituiscono la parte più grande del popolo anziano: tra i 65 e i 79 anni vi sono tre donne per ogni due uomini. Il decorso della patologia è diverso da persona a persona.

 

 

Demenza senile lieve (periodo media 2-4 anni)

La demenza senile lieve è caratterizzata da disturbi di memoria, come dimenticare i numeri di telefono, i nomi, una data particolare, gli anni dei nipoti e tanti altri ricordi del passato recente. Questi episodi di natura non grave, sono dei piccoli campanelli d’allarme che molte persone anziane possono ignorare o trovano delle scuse banali, come ad esempio si giustificano dicendo che sono effetti normali dovuti all'età ma nulla di più.

La rimozione progressiva della memoria, può incrociarsi con la normale esecuzione dei doveri quotidiani. L’individuo ha difficoltà nell’orientarsi nello spazio vuoto e nel tempo, per esempio può avere problemi a ritrovare la strada di casa. Anche il linguaggio comincia a essere danneggiato: appaiono difficoltà nel produrre parole adeguate a supportare le idea, sono adoperate pause nel linguaggio a causa della difficoltà a "trovare la parola giusta". L’umore diventa più sfiduciato (forse meglio "più cupo") a seguito della coscienza del proprio avanzamento nella disabilità, oppure la reazione può essere contrassegnata da manifestazioni violente e ansiose.

 

 

Demenza moderata (durata media 2-10 anni)

La demenza senile moderata è il periodo temporalmente più duraturo in genere ed è descritta da un peggioramento dei sintomi esposti nella fase precedente. Le amnesie sono sempre più frequenti; si accresce l’incapacità di rammentare i nomi dei famigliari con la probabilità di confonderli, così come aumenta la confusione topografica di spazi temporanei. In questo stadio il bisogno di supervisione e sorveglianza nelle attività quotidiane si fa più immediato, il paziente inizia nel trascurare la propria immagine, la sua dieta e le varie attività di tutti i giorni; iniziano i primi sintomi della depressione.