Demenza senile nelle donne

 

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Le ultime statistiche diffuse dal mondo della ricerca dicono che nel mondo almeno 18,5 milioni di persone soffrono di demenza senile, e la cifra è destinata quasi a raddoppiare soltanto nei prossimi dieci anni. Per questo, ma non solo per un motivo statistico, la maggioranza relativa degli ammalati di demenza senile è di sesso femminile.

 

 

La demenza senile nelle donne

Il calcolo è presto fatto ed ha una sua logica: una malattia così devastante come la demenza senile colpisce soprattutto la popolazione mondiale, indipendentemente da continente di residenza, che va dai 60 anni in su anche se sono in aumento i casi nelle persone più giovani. E tra le persone anziane la percentuale femminile è al momento superiore a quella maschile, incidendo quindi anche sulle statistiche dei malati di demenza oltre che di Alzheimer.

Quindi se al momento il principale fattore di rischio per la demenza senile è legato all’età, ancora di più è legato a chi in quella fascia di età ha un numero maggiore di esponenti. Recenti studi hanno dimostrato che soprattutto in Europa soffrono di demenza senile donne di classi sociali medio alte, mentre l’incidenza della malattia nelle fasce di reddito più basse, così come nelle popolazioni di origine africana e asiatica è più bassa.

 

 

I fattori di incidenza della demenza senile nelle donne

Essendo stato dimostrato da molteplici ricerche mediche che la demenza senile non ha basi ereditarie, allora perché le donne sono quelle maggiormente colpite dalla malattia? Una delle più comuni, associabile a condizioni sociali e continenti diversi, è quella legata alla maggiore esposizione a fattori che possano provocare stress particolarmente acuti. Uomini e donne vivono le situazioni, soprattutto quelle emotivamente più intense, in maniera diversa e quindi ogni emozioni anche quelle che possono apparire più banali, in realtà producono degli effetti sul cervello che alla lunga vanno ad incidere sull’insorgenza della malattia. Quindi le donne presentano un rischio maggiore di sviluppare la demenza e i sintomi con cui convivono sono più gravi.